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Cos’è una plusvalenza?


Come si crea una plusvalenza e quanto si paga di tasse

Se sei arrivato a questo articolo significa che hai un interesse per quanto riguarda il processo di una compra-vendita.

continua a leggere per sciogliere ogni dubbio e procedere più sereno alla tua prossima operazione



Il mondo delle plusvalenze è veramente molto ampio e complesso, soprattutto perchè è una centrifuga di informazioni giuridiche e tributarie che, per chi è poco esperto, può apparire un qualcosa di estremamente complicato.

Tutto ciò viene arricchito ovviamente da una marea di termini e sigle che non fanno altro che scoraggiare le persone che vorrebbero solamente qualche chiarimento in più a riguardo.


Ma non ti preoccupare, attraverso questo articolo ti forniremo tutto quello che c’è da sapere riguardo le plusvalenze in modo molto semplificato e senza lasciare spazio a nessun dubbio. Cominciamo subito!


Cosa si intende per Plusvalenza?

In ambito prettamente economico, per “plusvalenza” si intende un aumento del valore entro un determinato periodo di tempo di beni immobili (quindi ad esempio abitazioni, fabbricati o anche dei semplici terreni) e di valori mobiliari (quindi titoli di capitale o di debito, come ad esempio le azioni).

Che rilevanza hanno le plusvalenze?

Questo aumento di valore ha una rilevanza soprattutto a livello fiscale, in quanto le plusvalenze indicano una maggiore capacità contributiva (in sostanza una maggiore capacità di versare le tasse nelle casse dello Stato Italiano).


Un altro aspetto molto importante e da tenere bene in mente quando si parla di plusvalenze, è che la loro natura contabile non costituisce alcun ricavo montario (quindi per le aziende che hanno una plusvalenza esse non portano a nessun guadagno economico) ma solo un aumento di redditività (ciò vuol dire che gli investirori e i soci di un’azienda che hanno investito del capitale in un’azienda, avranno una percentuale maggiore di guadagno al momento della divisione dell’utile.


Se sei un lettore abituale del nostro Blog e conoscendone la mission, probabilmente ti starai chiedendo se le plusvalenze hanno a che fare con il mondo delle vendite delle case, bene. La risposta è sì!  

Nel mondo dell’immobilare, le plusvalenze assumono il nome di plusvalenze immobiliari.


Cosa si intende per plusvalenza immoliare?

Questo termine sta ad indicare il guadagno realizzato dalla rivendita di un immobile ad un prezzo maggiore rispetto a quello dell’acquisto.

Esistono le tasse sulle plusvalenze immobiliari?

Sì, la nozione principale dice che lo Stato tassa le plusvalenze immobiliari se l’immobile viene venduto prima dei 5 anni, in quanto esse vengono considerate come un reddito diverso da quello proprio ottenuto a titolo speculativo. Questo guadagno genererà una tassa pari al 26%.


Esistono le esenzioni sulle plusvalenze immobiliari?

Certo, ma solo in alcuni casi. Ad esempio, non vi sono tassazioni per le plusvalenze relative ad immobili acquistati per successione, ma vediamole in modo più specifico:


Quando non si pagano tasse sulla plusvalenza immobiliare?

  • si riceve un immobile in eredità e si decide di metterlo in vendita;

  • si acquista un immobile e lo si vende dopo un periodo di 5 anni;

  • si acquista un immobile con agevolazione di prima casa e per la maggior parte del periodo tra acquisto e vendita essa viene utilizzata come abitazione principale.

 

Bene, questi sono i concetti base che devi conoscere quando si parla di plusvalenze. Come scritto in qualche riga fa, questo è un argomento molto importante in una compravendita, da questo momento sai come muoverti per calcorare ogni variabile e se ti è piaciuto questo articolo Ti invitiamo a iscriverti alla nostra newsletter, per non perderti nessun articolo e novità.


Al prossimo articolo.

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